Come riciclare il polistirolo

Il polistirolo, conosciuto anche polistirene e polistirolo espanso, è un materiale ormai molto diffuso e sfruttato per diversi impieghi. La sua diffusione porta anche alla presenza di quantità elevate di polistirolo, dunque alla necessità di sapere come riciclare il polistirolo. Sono numerosi gli impieghi di questo materiale, infatti lo troviamo nel settore edile, alimentare, industriale, pubblicitario, cinematografico e in molti altri ambiti. Quantità eccessive di polistirolo possono diventare un problema soprattutto per le aziende, che devono necessariamente trovare un modo per smaltire il polistirene e per capire come riciclare il polistirolo.

Anche per i cittadini privati l’accumulo di questo materiale può diventare un problema, infatti si chiedono dove buttare il polistirolo nella raccolta differenziata. In generale possiamo dire che il polistirolo va gettato insieme alla plastica nell’ambito della raccolta differenziata, ma ci sono alcune situazioni che costituiscono un’eccezione alla regola. Prima di introdurre il polistirene nel sacchetto della plastica, infatti, bisogna controllare che si tratti solo di polistirolo e che non ci siano altri tipi di rifiuti o di residui alimentari. Un esempio da fare per i cittadini privati è quello della vaschetta del gelato: la vaschetta non va gettata nella plastica, è preferibile gettarla nel sacchetto dell’indifferenziato, proprio perché sporca di gelato, anche dopo essere stata lavata.

Fortunatamente è possibile riciclare il polistirolo. Questo materiale, dopo essere stato collezionato con la raccolta differenziata, va incontro ad una serie di operazioni specifiche che porteranno al suo riciclo per la salvaguardia dell’ambiente. La prima operazione cui va incontro il polistirene è la triturazione, che trasforma il blocco di polistirolo in piccole sfere, per ridurre in questo modo il volume e rendere più semplice le fasi successive. Per la triturazione esistono dei macchinari appositi, che si possono acquistare anche a prezzo scontato, come nel caso del mulino polistirolo usato.

La seconda fase consiste nella fusione del materiale. Questa viene ottenuta attraverso un processo nel corso del quale la pressione che viene applicata e la temperatura che viene raggiunta sono attentamente controllate e sono mantenute costanti. Alla fusione segue l’estrusione del materiale fuso, così che possa andare incontro alla solidificazione, che rappresenta la terza fase del processo di riciclo del polistirolo. Infine, il materiale solidificato viene nuovamente sottoposto ad un processo in cui si applicano un calore ed una pressione costanti, in modo da poter modellare il materiale solido a proprio piacimento. Lo scopo è ottenere un prodotto finale che possa essere nuovamente impiegato senza difficoltà.

Per avere davvero tutte le informazioni su come riciclare il polistirolo, bisogna parlare anche delle difficoltà che si incontrano durante il riciclo. Lo svantaggio principale riguarda il costo, perché ci sono due fattori che possono far aumentare, in maniera anche considerevole, la spesa economica. Il primo costo deriva dal trasporto: se il materiale deve essere trasportato in una sede lontana per essere riciclato, questo implica un costo di trasporto non indifferente. E’ vero che il polistirene pesa molto poco, ma al tempo stesso è molto voluminoso. L’altro elemento che fa aumentare la spesa si ha quando bisogna riciclare il polistirolo alimentare: in questo caso non è possibile iniziare subito con il riciclo, ma bisogna prima sottoporre il materiale ad un processo di purificazione.